Distante circa 50 km dal centro termale le Terme del Tufaro, Paestum è sicuramente una escursione da non perdere!paerstum-2
Nel 2013 scavi e museo di Paestum sono stati il ventiquattresimo sito statale italiano più visitato, con 242.218 visitatori e un introito lordo totale di 733.802,87 euro.
Nel 2015 si sono registrate più di 300.000 presenze nell’area archeologica e Museo; il 7% in più rispetto all’anno precedente.
La città di Paestum è stata abitata fin dall’epoca preistorica. Ad oriente della Basilica, nell’area prospiciente l’ingresso, si sono rinvenuti manufatti databili dall’età paleolitica fino all’età del bronzo; a sud di essa, verso Porta Giustizia, sono stati scoperti i resti di capanne, a testimonianza dell’esistenza di un abitato preistorico. Nell’area del Tempio di Cerere, e tra questo e Porta Aurea, si sono trovate attestazioni archeologiche che documentano uno stanziamento di età neolitica. In effetti sia la Basilica che il Tempio di Cerere si trovano su due lievi alture (probabilmente in epoca preistorica più accentuate), per cui si può immaginare che esse fossero occupate da due villaggi, separati da un piccolo torrente che scorreva dove oggi si trova il Foro. Forse in epoca eneolitica le due alture furono abitate dalla popolazione di origine egeo-anatolica appartenente alla facies della Civiltà del Gaudo, che poi scelse come luogo privilegiato per le sue sepolture la località Gaudo, situata a 1,4 chilometri a nord di Paestum.
La riscoperta di Paestum, di cui era rimasto solo un vago ricordo, si deve alla costruzione della strada (attuale SS18), voluta da Carlo di Borbone nel 1762, che tuttora passa per il sito archeologico e che divide in due l’anfiteatro.
Punti di interesse:
– le mura di cinta
– il foro
– il tempio di Hera I
– la Basilica